Attenzione però, questo non fa di Manet un artista provocatorio. Emile Zola disse: “vi troviamo personaggi di tutti i giorni, che hanno il torto di avere muscoli e ossa, come tutti”. Lui rappresenta il vero. Manet aveva preparato con cura questa composizione. Formula il progetto dell’opera guardando alcune donne nuotare nella Senna: “Pare che io debba fare un nudo. Sia, lo farò, in un’atmosfera trasparente e con persone come quelle che vediamo laggiù”.
Introduce parecchie cose che si possono considerare segni evidenti di provocazione. Il soggetto non è scandaloso a priori, ma il contrasto tra la giovane donna nuda accanto a due uomini vestiti con abiti cittadini è imbarazzante per i contemporanei. Il suo problema o elemento distintivo come lo definisce ancora Zola, è il suo temperamento. Un temperamento moderno, forse troppo moderno per l’epoca. E’ un temperamento secco, che penetra in profondità, proprio come la donna ritratta.
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